Lo yacht è frutto della volontà di un armatore, il Conte Giovanni Auletta Armenise, che è stato sempre all’avanguardia nell’utilizzo di tecnologie innovative e delle loro applicazioni a volte straordinarie e impreviste.
Siamo nel 1996 quando il Conte Auletta decide che è giunto il momento di far costruire un’imbarcazione unica e inedita e per far questo decide di avvalersi di uno degli architetti navali più noti al mondo, l’inglese Don Shead, famoso esperto di carene veloci che tanto aveva lavorato e avrebbe continuato a fare nel mondo dello yachting, soprattutto con il marchio Sunseeker. L’obiettivo da raggiungere è progettare un prototipo di imbarcazione transoceanica, un modello oneoff, il più veloce yacht in alluminio sotto i 24 metri con delle linee e una struttura che lo facessero sembrare una specie di proiettile sparato sul pelo dell’acqua e che nel contempo potesse ospitare numerosi ospiti e membri dell’equipaggio in un contesto di eleganza, semplicità e funzionalità, come se si fosse in un appartamento metropolitano ma sull’acqua.